Il Kobido

Il Kobido

La nascita di questa pratica manuale avvenne in Giappone nel XV secolo, quando due dei più abili maestri di Anma (il tradizionale massaggio terapeutico che arrivò in Giappone dalla Cina intorno al 560 d.C.) entrarono in competizione per stabilire quale dei due fosse il migliore per creare un trattamento di bellezza per il viso dell’imperatrice dell’epoca che fosse degno della sua grandezza.

La competizione durò diversi mesi senza un vincitore; così i due maestri decisero di unire le forze e lavorarono insieme. Crearono quindi il Kobido, il trattamento per secoli rimasto riservato alle imperatrici e all’alta nobiltà.

L’obiettivo del Kobido non è solo quello di migliorare l’aspetto del viso ma anche quello di armonizzare la condizione generale riequilibrando il “Qi” (flusso energetico che secondo la medicina tradizionale cinese scorre nel nostro organismo attraverso i meridiani energetici).

Lavorando con tecniche manuali altamente raffinate simultaneamente su punti di digitopressione, meridiani energetici, sistema linfatico, muscoli facciali e fascia superficiale e cervicale, il Kobido rafforza e rassoda la muscolatura profonda, migliora la circolazione sanguigna, l’idratazione, l’elasticità e la tonicità della pelle del viso e del collo, previene e riduce le rughe e i cedimenti cutanei, favorisce l’eliminazione delle tossine, aiuta la rigenerazione dei tessuti e stimola la produzione di collagene ed elastina.

L’individuo riceve un vero e proprio trattamento olistico che mira a ripristinare l’equilibrio di corpo, mente e spirito. Sostenendo l’energia vitale, il Kobido libera il viso e il collo dalla tensione muscolare, fa scomparire i segni dello stress svolgendo un effetto di un “lifting naturale”. Il risultato immediato è un viso curato, tonico e disteso, e, soprattutto, un generale senso di benessere.

Giovanni Randon